La Psicomotricità Relazionale propone un’educazione globale, sopratutto mette al centro del proprio agire il bambino. La Psicomotricità Relazionale è attenta ai nuclei psico–affettivi e cognitivi del bambino. Lo psicomotricista privilegia il gioco psicomotorio nelle sue tre tipologie: sensomotorio, simbolico e di socializzazione. La Psicomotricità è attività utile perchè favorisce una maturazione armoniosa del bambino.
L’obiettivo della Psicomotricità Relazionale è sostenere e aiutare il bambino durante il suo processo di crescita. Nell’attività Psicomotoria il bambino gioca, si muove e si esprime liberamente. Per questo lo Psicomotricista utilizza nella sua attività materiali semplici e poco strutturati cosi da favorire al meglio il gioco psicomotorio.
Lo psicomotricista interagisce e dialoga con il bambino sul piano del gioco simbolico e di socializzazione e quindi favorisce la libera espressione del bambino. Si crea, in questo modo, un clima di accettazione e fiducia con l’adulto. Vengono cosi evidenziate le componenti affettive, emotive, e cognitive del bambino. Oltre a porre le basi per uno sviluppo armonico si promuove il suo benessere.
Lo psicomotricista favorisce il superamento dei momenti di crisi con l’obiettivo di sostenere e aiutare il bambino.
L’attività di Psicomotricità Relazionale risulta piacevole per il bambino perchè giocando può sviluppare competenze motorie adeguate all’età e alla fase evolutiva. La Psicomotricità Relazionale favorisce l’autonomia personale cosi come l’autostima e l’autoefficacia.
Lo Psicomotricista incentiva la creatività e le competenze espressive (comunicative e relazionali) per permettere una migliore capacità di collaborazione e condivisione oltre ad una integrazione delle norme sociali.