
Come Scuola abbiamo conosciuto la psicomotricità relazionale metodo I.I.P.R. grazie al passaparola tra insegnanti del territorio e abbiamo scelto di provarla per un anno scolastico. Da allora, ogni anno confermiamo Mattia come psicomotricista relazionale nel nostro istituto anche grazie al parere più che favorevole dei bambini e delle famiglie.
Catia Crivellaro
sacrafami.roverchi@libero.it
Ho conosciuto Scapini Mattia nel 2008. Fin da subito ho notato la validità del metodo e le positive ripercussioni della psicomotricità relazionale per i bambini sia all’interno del contesto scolastico sia in quello familiare, secondo testimonianze datemi dai genitori stessi.
Il momento della psicomotricità è ancora oggi atteso con gioia da tutti i bambini che, oltre all’attività, ritrovano una figura educativa importante che sa affiancarsi a loro in modo professionale e affettuoso.
Da quando ho accettato l’incarico di coordinatrice ho chiesto al comitato di gestione di continuare la collaborazione con il “maestro Mattia” a fronte dei risultati e della stima di cui gode sia da parte del collegio docenti sia delle famiglie… oltre che quella dei bambini stessi!
Lisa Mori
info@infanziaminerbe.it

Come struttura già da tempo inserivamo percorsi psicomotori per i nostri bambini ma la peculiarità del metodo, le attività predisposte e la professionalità e preparazione dello psicomotricista Scapini ci hanno convinto a continuare la collaborazione e scegliere ogni anno, dal 2011, di integrare la nostra offerta didattica con la psicomotricità relazionale metodo I.I.P.R.
Con onestà posso asserire che il percorso è atteso sia dai nostri piccoli frequentatori che dai loro genitori e proprio per ciò da quest’anno abbiamo ampliato l’offerta inserendo anche corsi dedicati solo a questi ultimi, al fine di sostenerne le capacità genitoriali e ampliarle attraverso il confronto con altre mamme e papà e lo psicomotricista.
Ilaria Gelain
oasifeliceverona@gmail.com
Secondo il mio parere professionale la psicomotricità relazionale va integrata al percorso psicoterapico soprattutto laddove non sia possibile accedere in toto al cambiamento del paziente con il solo uso del linguaggio. Alcune problematiche infantili rendono la psicoterapia uno strumento incompleto al fine di promuovere il globale cambiamento. Si pensi a quelle situazioni in cui le emozioni sono talmente coartate da non esser espresse se non con i comportamenti, il più delle volte definiti inadeguati o devianti. Il mentale, ovvero il piano cognitivo, occupa anche lo spazio emotivo, come difesa. In questi casi utilizzare la psicomotricità relazionale a supporto della psicoterapia è di fondamentale importanza al fine di sbloccare tutte quelle situazioni dove il mentale viene inconsapevolmente usato a scudo delle emozioni. La psicomotricità relazionale metodo I.I.P.R., con i suoi giochi simbolici e con alcune regole che impongono al mentale di rimanere in stanby, favorisce il ripristino dello sviluppo armonico e sano nel bambino perché utilizza la mediazione del corpo e del movimento aggirando tutte le difese messe in campo dal piano cognitivo.
Dott.ssa Michela Elisa Dall’Olio
L’efficace collaborazione con lo psicomotricista relazionale Scapini Mattia è nata dalla comune necessità di intervenire con il bambino e la sua famiglia in un’ottica multidisciplinare per ottenere risultati in tempi più brevi e senza un eccessivo etichettamento del bambino che solitamente viene inviato per un aspetto problematico.
In età evolutiva il livello corporeo è il principale mezzo di comunicazione e spesso le psicopatologie o le problematiche infantili si riversano a livello corporeo con disagi fisici e comportamentali:
come psicologa ritengo il mio intervento psicologico utile per focalizzarsi sulla problematica portata dal bambino e dalla famiglia e inquadrare il possibile percorso; sottolineo inoltre quanto si sia rilevato fondamentale anche l’intervento di psicomotricità relazionale con Mattia, per dare significato e comprendere al meglio la componente corporea, peculiare dell’età evolutiva, anche per bambini molto piccoli che ancora non si esprimono verbalmente.
Mattia si è rivelato un collega concreto, pratico, ma anche sensibile ed empatico con i bambini e le famiglie, capace di sbloccare, nel corso delle sue sedute, aspetti importanti che poi ho avuto modo di approfondire nei miei incontri con il bambino e i genitori”.
Dott.ssa Benedetta Bozza
Grazie di cuore da parte di noi genitori per quello che hai fatto. Ci hai aiutati a crescere insieme a F. Hai acceso lungo il sentiero dell’educazione di nostro figlio delle luci che ci hanno permesso di avere più chiara la strada che dobbiamo percorrere. Hai acceso anche delle luci dentro di noi per poter guardarci dentro e riflettere sul nostro agire. La luce più grande è stata quella che hai acceso su F. che ha permesso a lui e a noi di cogliere e di ammirare i colori e le infinite sfumature che ha dentro. Un abbraccio grandissimo!
Ho conosciuto Mattia come mamma nel 2012. Alla fine del percorso scolastico, mi ha impressionato il modo in cui ha saputo descrivere mio figlio, evidenziando caratteristiche che io non avevo ancora colto. Negli anni ha sempre collaborato, tramite la scuola, alla crescita dei miei figli e il valore di tutto ciò mi ha portata a proporre la sua attività anche nella scuola dove lavoro. Ho potuto così vedere in modo diretto e oggettivo la sua professionalità.
Mattia, con il suo carattere gioioso ed il suo carisma, accompagna e sostiene la crescita dei nostri bambini: attraverso il percorso di psicomotricità relazionale rafforza le risorse di ognuno e interviene, là dove necessario, per aiutare a superare le difficoltà che i bambini possono trovare nell’esprimere se stessi.
Ogni bambino sente di essere unico e di ricevere un’attenzione diretta durante ogni attività; quando Mattia parla ai bambini, anche se sta dando un’indicazione valida per tutti, parla sempre al singolare e questo permette ad ognuno di sentirsi protagonista.
Freddo Elena
Insegnante
Scuola dell’Infanzia di Angiari (IC 2 Legnago)
Abbiamo conosciuto lo psicomotricista Mattia attraverso l’esperienza positiva di una collega che aveva la propria figlia in una delle scuole dove era proposta la psicomotricità relazionale. La curiosità verso questo metodo, assieme alla volontà di portare qualcosa di nuovo all’interno del nostro istituto, ci ha spinti a contattare Mattia per avviare un percorso di collaborazione con i nostri bambini.
Era l’anno scolastico 2017-2018 e da allora, Covid-19 permettendo, stiamo continuando a sostenere quest’attività nella scuola: Mattia è un esperto qualificato, professionista preparato in grado di affiancarci nel compito di educare coloro che ci sono affidati. Aggiungo che i bambini e i genitori dimostrano, fin dall’inizio, la loro soddisfazione per ciò che propone la psicomotricità relazionale.
Cengia Elena
scgiovannixxii.zimella@virgilio.it
Coordinatrice
Scuola dell’Infanzia paritaria parrocchiale “Giovanni XXIII” Santo Stefano di Zimella